Ennio Morricone – Spartiti

“Ennio Morricone è il talento singolare del XX secolo, per quanto riguarda la musica da film. Non c’è nessun altro. Ci sono altri stili. C’è John Williams, naturalmente. […] C’è una manciata di grandi compositori. Ma Ennio per me è assolutamente al di sopra di tutti.” Hans Zimmer

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Appassionato di Bach e del repertorio classico, era ugualmente affascinato dalla musica contemporanea, che studiò con Goffredo Petrassi al conservatorio di Roma. Si formò però anche nelle cosiddette sale da ballo “imparando da autodidatta le tecniche di arrangiamento”. Non c’è dunque genere che non lo interessasse: musica classica, sinfonica, dodecafonica, ma anche pop, jazz, rock e canzoni. La chiave per costruire una buona colonna sonora secondo lui era proprio il non avere un orientamento stilistico univoco. Dallo stile compositivo di Morricone si è definita la musica dei cosiddetti “spaghetti-western” e il tema di “Il buono, il brutto e il cattivo” è diventato iconico quasi come l’apertura della Quinta sinfonia di Beethoven.

Un’enorme e pluripremiata produzione

La produzione di Morricone comprende musica per più di 500 film e serie tv (di cui più di 60 film vincitori di premi), ma anche più di 500 canzoni orchestrate e arrangiate –alcune cantate da Paul Anka e Chet Baker – e infine più di 100 brani di musica assoluta. I riconoscimenti sono stati moltissimi – Grammy Awards, Golden Globe, David di Donatello, Nastri d’Argento ecc. – ma il Premio Oscar l’ha ottenuto a 78 anni. Aveva infatti ricevuto ben 6 nomination e nel 2006 gli è stato conferito un Oscar onorario alla carriera; è stato il secondo compositore nella storia degli Oscar a riceverlo. I film per cui era stato nominato erano, tra gli altri, “The Mission” e “The Untouchables” e per “The Hateful Eight” ha preso poi il secondo Oscar.

Le collaborazioni con registi

Le collaborazioni di Morricone sono state altrettanto numerose - tra le più significative con Bernardo Bertolucci, Roman Polanski e Quentin Tarantino. Quella più solida è stata però con Sergio Leone e, poi, con Giuseppe Tornatore (“Nuovo Cinema Paradiso”, “La leggenda del pianista sull’oceano”). Leone e Morricone, da compagni di scuola, si sono ritrovati in un sodalizio che ha fatto la storia del cinema e della musica: “Per un pugno di dollari” (1964), “Per qualche dollaro in più” (1965), “Il buono, il brutto e il cattivo” (1966), “C’era una volta il west” (1968) e “Giù la testa” (1971).

Sperimentazione

Morricone ha coniato un linguaggio musicale proprio avvalendosi anche di strumenti musicali o oggetti insoliti – o inusuali nel contesto dei western – come la chitarra elettrica, lo scacciapensieri, e l’ocarina, ma anche il colpo di pistola, il fischietto, trasformando la musica in effetto. Anche l’altra sua produzione è frutto di una continua sperimentazione, come la “Cantata per l’Europa” o “Ombra di lontana presenza”.

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