6 Sonatas op. 25

Pubblicata dallo stesso autore nel 1742 con Boivin, Le Clerc e de Bretonne, e dedicata al Cavaliere d’Orleans, l’opera 25 di Corrette contiene sei sonate con accompagnamento di violino, sebbene sul frontespizio Corrette suggerisca la possibilità di eseguirle anche con clavicembalo solo; l’accompagnamento del violino, pertanto, è da considerarsi collaterale e non determinante sebbene i due strumenti si completino e dialoghino continuamente in maniera accattivante.

Anche all’inizio della prima sonata è espressa la volontà del compositore sull’effetto che desidera ottenere puntualizzando che “è necessario che il violino suoni mezzo piano” e dando ancora una volta rilevanza alla tastiera. Nonostante gli avvertimenti, le imitazioni e gli intrecci tra clavicembalo e violino sono talmente costanti e piacevoli che diviene difficile immaginare che quest’ultimo possa essere concepito come parte non sostanziale.

Nella quarta sonata, l’unica in tonalità minore, Corrette eventualmente consiglia l’accompagnamento del flauto in alternativa al violino. Qui il gusto italiano è evidente, per esempio, nel terzo movimento in cui il compositore imita lo stile di Vivaldi con frequenti passaggi all’unisono.

Sul piano tecnico il clavicembalista è alquanto impegnato in frequenti incroci di mani, giocando repentinamente da una parte all’altra della tastiera.