Preludio all' atto II

Nella prima stesura il libretto di Un ballo in maschera (1859), ispirandosi al grand-opéra Gustave III di Auber, opera rappresentata per la prima volta a Parigi nel 1833, metteva in scena l'assassinio di quel re di Svezia; ma la censura, prima a Napoli e poi a Roma, intervenne a imporre delle modifiche. Con la censura borbonica, più pesante nelle sue pretese, Verdi fu intransigente e si rifiutò di toccare il libretto, ma, accondiscendendo alle richieste di quella romana, cambiò il luogo dell'azione e l'identit dei personaggi. La scena si sposta da Stoccolma a Boston e re Gustavo divenne il conte di Warwick, governatore del Massachussetts. Il preludio all'atto secondo èuna pagina molto breve che introduce la scena presso il patibolo. Nello spazio di poche battute Verdi riesce magistralmente a condensare l'agitazione interiore dei protagonisti, accanto ad una preghiera di speranza.