Ethel Mary Smyth – Spartiti

Compositrice, scrittrice e attivista per i diritti delle donne – la britannica Ethel Mary Smyth (1858-1944) è una delle più importanti compositrici donne. Durante tutta la sua vita ha lottato per un adeguato riconoscimento delle sue opere.

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La sua vita

“Non avrei mai creduto che una donna potesse scrivere una cosa del genere” - “No, e per di più, non ci crederai nemmeno tra una settimana”: Questo fu il dialogo tra il direttore d’orchestra di Wagner Hermann Levi e Ethel Mary Smyth, esemplificativo della sua vita musicale.

All’età di nove anni ricevette le sue prime lezioni di pianoforte da una governante, e con uno sciopero della fame convinse i suoi genitori a permetterle di iniziare lo studio della musica a Lipsia. Delusa dalla qualità degli insegnanti, trovò presto una casa più artistica e familiare presso la famiglia von Herzogenberg e conobbe personalmente Clara Schumann, Anton Rubinstein, Edvard Grieg e Johannes Brahms.

Mentre compositori come Johannes Brahms erano riluttanti ad impegnarsi con le sue composizioni solo perché la Smyth era una donna, ricevette sostegno dal poeta George Bernhard Shaw durante tutta la sua vita.

Il suo lavoro

Tra le sue opere più note ci sono l’opera “The Wreckers” e The March of Women, che divenne un inno del movimento femminista inglese.

Fortemente influenzata dal tardo Romanticismo tedesco, fu incoraggiata personalmente da Pyotr Ilyich Ciajkovskij a formarsi nella strumentazione, il che la spinse a lavori orchestrali più grandi. Uno dei suoi primi capolavori fu la Messa in Re, eseguita per la prima volta alla Royal Albert Hall di Londra nel 1893 con la presenza di membri della famiglia reale inglese.

La rappresentazione della sua opera “The Forest” alla Metropolitan Opera di New York nel 1903 fu un successo clamoroso. Un critico ha scritto della serata: “I cantanti sono stati chiamati sul palco ancora e ancora, e Miss Smyth ha avuto un’ovazione di quasi dieci minuti – è stata quasi annegata nei fiori.”

p“The Forest” sarebbe rimasta l’unica opera scritta da una compositrice donna ed eseguita alla Metropolitan Opera fino alla performance del 2016 di “L’amour de loin” di link facetids="1720" text="Kaija Saariaho" 2"All’interno del movimento femminista inglese/h

Nel 1910 Ethel Smyth compose la canzone “The March of Women”. Divenne l’inno del movimento britannico per i diritti delle donne, le “Suffragette”, che lottarono per il suffragio femminile. Ethel Smyth ha persino scontato una pena detentiva per il suo impegno nella lotta per i diritti delle donne.

Lo scrittore Thomas Beecham ha registrato la seguente potente immagine su di lei: “Arrivai nel cortile della prigione e vi trovai la nobile banda di martiri che marciava su e giù, cantando la loro canzone di guerra “La marcia delle donne” con grande abbandono, mentre la compositrice guardava benevolmente da una delle finestre superiori, battendo il tempo energicamente con uno spazzolino da denti”.

La famosa scrittrice britannica Virginia Woolf disse della Smyth: “Lei è della tribù dei pionieri, dei precursori. È andata avanti e ha abbattuto alberi, fatto saltare rocce e costruito ponti, preparando la strada a quelli che verranno dopo di lei. Quindi la onoriamo non solo come musicista e scrittrice – ma anche come distruttrice di rocce e costruttrice di ponti”.

Altri link:

• Ethel Smyth – Spartiti per coro
• Musica della Gran Bretagna – Spartiti